Licheni, cosa sono e come vivono

lichen 1584987 1920

Spessissimo durante escursioni passeggiate in natura capita di incrociarli sul nostro sentieri mentre penzolano dai rami di qualche larice oppure, di trovarli avvinghiati alle rocce.

Forme e colori diversi, alcuni completamenti piatti, altri somiglianti a della carta vetrata o a della barba verde penzolante.

Mi è capitato anche di leggere su social, forum e in generale sul web molti commenti che trattano dei licheni presenti anche sulle piante di privati.

In queste poche righe cercherò di farvi conoscere un pò meglio questo incredibile micro-mondo.

Vuoi osservare meglio i licheni?

Per riuscire a vedere al meglio di cosa si tratta ti consiglio qualche semplice strumento che ti può aiutare a vedere tutto questo piccolo ed affascinante mondo
Una lente d’ingradimento è lo strumento perfetto al nostro scopo
 

Quello che i nostri occhi vedono è il frutto di una “simbiosi mutualistica” tra un’alga ed un fungo, un unione dove entrambi gli organismi traggono dei vantaggi.

In mezzo a tutti i discorsi ci sono sempre coloro che pensano che questi organismi siano dannosi perchè “ruberebbero” le sostanze alle piante ma non è propriamente così.

L’alga si occupa della parte nutrizionale attraverso la fotosintesi, mentre il fungo procura acqua, minerali, protegge dalla luce eccessiva e dall’essiccamento facilitando lo stoccaggio dell’acqua, ed inoltre il supporto ad una superficie.

La parte visibile si chiama “tallo” ed è il “corpo” del lichene stesso e, si possono distinguerne in 4 tipi:
crostoso, è un tallo appiattito e strettamente aderente al substrato.
La superficie può essere continua, polverosa o divisa in aree poligonali, dette areole

foglioso, in cui il tallo è costituito da lamine che crescono in direzione parallela rispetto al substrato. Sono ancorati al substrato mediante piccoli fasci di ife dette rizine.

fruticoso, in cui il tallo si sviluppa in verticale rispetto al substrato e tende a ramificarsi in varie direzioni. L’adesione al substrato è limitata alla sola porzione basale.

composto, in cui il tallo è in parte parallelo al substrato e in parte si sviluppa in modo perpendicolare rispetto al substrato. Alcuni autori lo definiscono un’unione di un tallo fruticoso con uno crostoso o foglioso.

lichen 5323493 1920

Una caratteristica decisamente interessante è che i licheni sono dei formidabili bioindicatori, non essendo protetti da una cuticola superficiale e mancando anche di aperture stomatiche (tipiche delle piante) assorbono tutti gli elementi presenti, longevi e dotati di una crescita lenta e continua, non eliminando le sostanze nocive possono “registrare” i cambiamenti ambientali che avvengono.

Sono in grado di accumulare una grande quantità di metalli dispersi nell’aria e la concentrazione di questi metalli viene determinata analizzando appunto i talli dei licheni.

Alcuni licheni hanno un rateo di crescita molto stabile e fisso nel tempo, quindi è possibile utilizzare la dimensione di un lichene cresciuto su una roccia, per stimare da quanti anni quella roccia è stata esposta all’ambiente subaereo, per esempio quando i ghiacciai si ritirano.

Si prestano a molti utilizzi, per alcuni animali sono fonte di cibo come per le renne, oppure utilizzati come coloranti, oppure ancora utilizzati a scopo terapeutico.
I talli possono avere diverse colorazioni, rosso, nero, arancio, bianco, verde, giallo e grigio, dovute agli acidi che producono e che li rendono individuabili.

Prediligono solitamente temperature miti e ambienti umidi ma si possono trovare anche in prossimità di ghiacciai e vulcani.

I licheni vennero utilizzati da quasi tutte le popolazioni dell’antichità soprattutto come risorsa d’emergenza in caso di carestia (es. succedanei della farina di cereali).

I licheni vengono anche impiegati come additivi nell’industria profumiera e cosmetica.

Nella mitologia alpina, e in particolare trentina, il lichene è la barba del Salvanel, un folletto che vive nelle foreste.

Apri la chat
Hai bisogno d'aiuto? Scrivimi!
Ciao come ti posso aiutare?