MONTE SOGLIO

ESCURSIONI

Una delle grandi classiche canavesane.

Monte Soglio da Balmassa di Alpette.

L’itinerario senza particolari difficoltà tecniche, ci permette di godere di bellissimi panorami verso la pianura torinese e verso le principali cime delle Alpi Graie.

Il “Soglio” è situato sullo spartiacque che separa a sud la Valle dell’Orco da tre brevi valli aperte sulla pianura: quella del Malone, quella del Gallenca e quella del Viana. Dalle sue pendici sud-occidentali nascono due torrenti tributari del Malone, il Viana e il Levone. Il versante sud-est dà invece origine al Torrente Gallenca.

L’itinerario come anticipato non prevede particolari difficoltà, poco sopra l’abitato di Alpette si trova la località Balmassa, qui è possibile parcheggiare comodamente l’auto e iniziare il percorso di salita che prevede poco più di 730m di dislivello, per una percorrenza di circa due ore (ovviamente se allenati), da prima attraverso un bellissimo bosco misto di betulle e faggi, per aprirsi poi alla prateria tipica delle zone di pascolo. 

Arrivati a questa apertura il panorama sarà già strepitoso, di fronte a voi  noterete la cima del M. Soglio, in lontananza sulla sua sinistra il “Re di Pietra”, mentre sulla destra proprio sopra di voi, il sentiero che porta a Cima Mares.

Il nostro sentiero continuerà diritto, seguendo la via di “mezza costa” che ci porterà sopra a dei piccoli centri di pascolo, fino al santuario di San Bernardo di Mares.

Si racconta che anticamente vi fosse un piccolo tempio dedicato alla dea Giunone e le leggende locali, raccontano di notti con streghe danzanti sul piano di Mares [nota folkloristica: pensate che la Valle di Forno e quella di Levone sono conosciute come le vallate delle “Masche” ovvero delle streghe]

Il sentiero vi poterà poi alla depressione pianeggiante del Colle di Pessia, ora la parte più impegnativa del percorso, il sentiero si inerpica in una zona arbustiva, per lo più rododendri salendo alle baite dell’Alpe Caluso, (alpe Caluss) si attraversano le costruzioni percorrendo una breve scalinata e, svoltando a destra, si prosegue sul sentiero ben visibile fino alla cima. 

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Sulla sommità vedrete una statua della Madonna portata in vetta nel 1980, una lapide con il libro di vetta e una tavola d’orientamento del Cai di Forno Canavese, ed è presente inoltre il punto geodetico trigonometrico dell’IGM denominato Monte Soglio.

…se la giornata è limpida si spazia dal Monviso, passando dal Gran Paradiso, sino al Cervino.

Il consiglio è di praticare il sentiero nella bella stagione, poiché in invero in assenza di neve possono esser presenti molte zone ghiacciate e la presenza di parecchia erba “olina”, rende il sentiero particolarmente scivoloso.


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#escursionismoInCanavese

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