Riserva Naturale dei Monti Pelati

TERRITORI

Le brulle colline nel verde Canavese

Brulli e quasi completamente privi di vegetazione, questa la caratteristica principale dei #MontiPelati dovuta alla natura della roccia che li compone, oltre che all’erosione causata dalle precipitazioni.

Riserva naturale facente parte di “Rete Natura 2000” si estende su un’area di circa 146 ettari, situata tra i comuni di Baldissero Canavese, Vidracco e Castellamonte.

Geomorfologia

Luogo perfetto per imparare qualcosa di più sulla geologia, ci troveremo davanti una vera è propria miniera di informazioni a cielo aperto!

Il sottosuolo è formato principalmente da peridotite, una roccia magmatica di colore verde scuro che si forma a grandi profondità e che è raro trovare in superficie, composta principalmente da olivina e da affioramenti di magnesite.

Proprio l’olivina e la magnesite furono estratti fin dalla seconda metà del 1700 per l’utilizzo nella produzione di ceramica e di materiali refrattari (oggi l’olivina viene estratta e impiegata nell’industria siderurgica e metallurgica).
Per quest’area, l’attività di estrazione è stata limitata a una piccola zona.

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Flora

La particolare natura del suolo lo rende poco adatto alla crescita della vegetazione arborea, le rocce sono colonizzate da vari tipi di #licheni ed il resto del territorio risulta, per lo più, ricoperto da cespugli e brughiere. Sono abbastanza frequenti arbusti come il ginepro e il pungitopo.
La scarsa copertura forestale è costituita da betulla, robinia, roverella e da rimboschimenti composti da pino silvestre, pino strobo, pino nero e larice che poco hanno a che fare con il territorio in cui sono state inserite.

Tra le specie di fiori più interessanti e rare vanno ricordate la Campanula di Bertola (Campanula bertolae), il  Lino Suffruticoso (Linum suffruticosum) e i più comuni Sedum alpinum e i garofani dal colore vivace, capaci di crescere anche in ambienti ostili

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Fauna

I Monti Pelati sono un’oasi xerotermica, cioè una sorta di “isola” che mantiene un clima più mite rispetto alle zone circostanti.

Sono state osservate circa 70 specie di uccelli che si sono ben adattate alle peculiarità della zona, tra cui il saltimpalo, lo zigolo nero, lo zigolo muciatto e l’occhiocotto, che trovano nei Monti Pelati l’unico sito riproduttivo conosciuto del Canavese.
Sono inoltre presenti la cincia dal ciuffo, la cincia mora, la bigiarella e il codirossone nelle zone più brulle.

Anche alcuni rapaci visitano saltuariamente il Parco, tra questi la poiana, il nibbio bruno, il nibbio reale e il biancone.

Torre Cives

Situata in posizione dominante, risalente al XII secolo, una torre denominata Torre Cives, edificata con lo scopo di guardia e difesa per il territorio della Valchiusella.

Nel 1956, durante degli scavi archeologici, sono state portate alla luce cinque monete d’oro di epoca bizantina, il cosiddetto “Tesoretto” di Torre Cives, oggi conservate al Museo Archeologico di Torino.

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#escursionismoInCanavese

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