Nelle ultime settimane la neve è caduta in modo veramente copioso sulle nostre montagne e sin dalle primissime ore, vista la possibilità di mobilità, hanno iniziato a rimbalzare sui social foto di escursioni in ciaspola alcune di queste da cime anche importanti per la loro verticalità.
Mi son detto, “che spettacolo”!… subito dopo però ho pensato di spendere due parole sul concetto sicurezza e sulla consapevolezza del rischio.
Quando si tratta di percorrere itinerari nella stagione invernale e su terreno innevato, è sempre meglio andarci piano e “con i piedi di piombo”.
La pratica di escursioni con racchette da neve o in generale l’escursionismo invernale, con o senza ciaspole si svolge nello stesso medesimo contesto di discipline sportive che prevedono conoscenze tecniche (ed in certi casi) atletiche specifiche, un esempio è sicuramente lo scialpinismo.
Giusto per caricare il peso sulle responsabilità, possiamo anche assistere ad una slavina o ad un distaccamento di neve, senza esserne fortunatamente coinvolti, ma se siamo noi ad averlo commesso ricordiamoci che è un reato di natura penale.
La domanda sorge spontanea…
beh a cosa devo fare attenzione?
In primis, regola generale 4season non si dovrebbero intraprendere uscite in solitaria, specie se siamo alle nostre prime escursioni.
Nel caso, segnalate sempre il vostro itinerario ed orari di partenza e di rientro, una volta rientrati avvertire il vostro contatto confermando che è tutto ok.
Come vi chiederete, semplice più di quanto crediate, consultando il bollettino del rischio valanghe di AINEVA o Arpa Piemonte o ricercando in loco informazioni aggiornate, contattando eventuali rifugi se presenti.
Monitorate le previsioni, anche per un giorno successivo alla vostra uscita, il clima può cambiare in modo repentino.
Abbigliamento adeguato alle caratteristiche del vostro itinerario, ricordando che, sopratutto in inverno, il clima può variare molto velocemente e ci si potrebbe trovare in poco tempo, anche in condizioni estreme (vi parlerò poi dell’effetto windchill)
Come vestirsi?
Sicuramente abbigliamento tecnico caldo, mi è capitato di vedere gente in jeans e ciaspole ai piedi e, fidatevi freddo e fatica si faranno sentire ancora di più.
Giacca impermeabile, un pile caldo, guanti, berretto
Optional, se c’è il rischio di zone di ghiaccio da percorrere senza la presenza di neve e qui le ciaspole servono a poco un paio di ramponcini da escursionismo.
Il dilemma ARTVA… se ne sente parlare spesso, soprattutto quest’anno si tratta del dispositivo di ricerca dei sepolti da valanga, e ovviamente a corollario poichè da solo serve a poco pala e sonda.
Intanto vi consiglio due letture interessanti sull’argomento
Artva Obbligatorio – Il Cai Contrario